Perchè occuparsi di nutrizione nel paziente oncologico?
Non vi è una sola causa dello sviluppo del cancro, i fattori di rischio sono da ricercarsi nella predisposizione genetica, nell’ambiente, nell’alimentazione e nella presenza di patologie favorenti. La stretta collaborazione con DD CLINIC Research Institute, in prima linea per la ricerca sulla nutrizione oncologica, ci ha permesso di affrontare questo difficile campo in modo scientifico e preciso. Quando si parla di cancro è sempre molto difficile districarsi nell’oceano di informazioni, spesso contrastanti, sulla gestione della malattia al di fuori dell’area medica. I dati ci dicono che:

In un quadro già estremamente complesso, il ruolo della nutrizione nel paziente oncologico è quello di garantire il benessere dell’individuo, contenendo la perdita di peso, la malnutrizione o aiutandolo nella perdita del peso in eccesso. Inoltre un ruolo estremamente importante riguarda gli effetti avversi delle terapie (nausea, anoressia, perdita del gusto, stanchezza, leucopenia, piastrinopenia…) per i quali un approccio nutrizionale corretto può essere di grande aiuto. Infine l’alimentazione può essere di supporto alle terapie, consentendo il proseguimento delle stesse e la conservazione di una immunocompetenza. L’Intervento nutrizionale dovrebbe quindi essere tempestivo e far parte integrante del percorso di cura
Può tuttavia essere ognuna di queste cose quando la situazione lo richieda: essa altro non è che l'insieme della moderna (e antica) letteratura, unita alla medicina basata sulle evidenze e all’esperienza del professionista. In questa ottica, non esiste, in ultima analisi, nessuna dieta che "curi" il cancro: esiste invece la Manipolazione Nutrizionale, strategie alimentari che si inseriscono a pieno titolo e diritto in quella che oggi prende il nome di "Medicina Oncologica Integrata". Negli ultimi anni stiamo assistendo dunque ad una esplosione incontrollata di nuove molecole e metodi anticancro; sebbene ciò sia una realtà di cui non possiamo non accorgerci, è opportuno che qualsiasi terapia integrata sia validata scientificamente, e che non interferisca con le terapie e pratiche convenzionali. Purtroppo molti pazienti si curano tramite la rete, integrando la terapia convenzionale con metodi e mode del momento senza la conoscenza della farmacocinetica e dinamica di tali molecole che talvolta interferiscono con la terapia stessa o, nel migliore dei casi, possono rivelarsi totalmente inutili. Questa non è medicina integrata. Essa consiste invece nell'integrazione di un team di professionisti che singolarmente interagiscono secondo la propria competenza verso un fine comune, senza illusioni ma con risultati estremamente significativi. L'alimentazione e l'integrazione così intesa, in associazione ai consueti protocolli chemio e radioterapici, prende il nome Manipolazione Nutrizionale.

Il Razionale della Terapia Nutrizionale
Durante i trattamenti di chemio e radioterapia possono comparire molteplici disturbi e/o complicanze che rendono più difficile alimentarsi e possono condurre a carenze nutrizionali (calo dell’appetito, nausea e vomito, maldigestione, stipsi o diarrea, mucositi e conseguenti difficoltà di masticazione e di deglutizione, alterazione del gusto, malassorbimento). La malnutrizione in oncologia è un problema ricorrente, che può anche degenerare in cachessia neoplastica e che va quindi individuato precocemente. .
Indispensabile quindi una valutazione nutrizionale precedente agli interventi terapeutici per attestare l’eventuale presenza di malnutrizione, valutazione da ripetersi in itinere per modificare adeguatamente l’approccio nutrizionale e prevenire carenze, anche subcliniche. Un corretto intervento nutrizionale deve condurre attraverso le varie fasi della malattia senza perdite di massa magra, né carenze macro-micronutrizionali, intervenendo sul sistema neuro-immuno-endocrino mediante la regolazione di quantità e qualità delle componenti nutrizionali più attive:
α e β - Glucani
FOS/fibre solubili e insolubili
aa (ramificati e non)/ glutine
Lipidi (acidi grassi saturi, insaturi, a catena corta e catena lunga)
Carboidrati semplici e complessi (raffinati e integrali)
Indice glicemico e carico glicemico
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Gli obiettivi
I trattamenti dietetici dietetici in fase pre/durante/post chemio-radio-terapia sono in primis finalizzati ad intervenire sull’organo intestino in quanto fulcro neuro-immuno-endocrino dell’organismo, inoltre mirano a:

Creare condizioni sfavorevoli alla replicazione e alla sopravvivenza delle cellule neoplastiche

Prevenire variazioni ponderali importanti e la perdita di massa magra durante il trattamento farmacologico

Migliorare/prevenire eventuali deficit micro e macro-nutrizionali
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La Fondazione "DD Clinic Research Institute", nasce come Istituto di Ricerca nel campo della ricerca sul cancro e sulle patologie neurodegenerative. E' costituita da un numeroso team di Medici e Biologi presenti su tutto il territorio italiano con una rete di Ambulatori, Studi Medici e Studi di Nutrizione. Essa si prefigge lo scopo di contribuire, direttamente o in collaborazione con università, strutture sanitarie pubbliche e/o private, alla promozione e allo sviluppo della ricerca medico-scientifica in particolare nel campo delle patologie oncologiche, nonché alla prevenzione delle malattie sopra indicate ed alla educazione sanitaria della popolazione tutta.